0d1d20e00216a8f36148e858cafdc5b18d83ca97
0d1d20e00216a8f36148e858cafdc5b18d83ca97

facebook
pinterest
youtube

© Peniel.it

Privacy Policy

Arrivano i cammelli - Dio cerca il suo uomo, la sua donna

2025-01-23 10:11

Array() no author 87251

Meditazioni, chiamata, vita, cammelli, scopo, dio, proposito-divino, missione, rebecca,

Arrivano i cammelli - Dio cerca il suo uomo, la sua donna

Cogliere la chiamata di Dio nella propria vita!

Incordata in fila indiana, la carovana di cammelli procedeva verso nord. Capo della spedizione, il servo di nome ignoto è ben consapevole della grande responsabilità che grava sulle sue spalle. Deve fare una scelta che riguarderà tutte le nazioni.


Lontano, a nord, non sapendo che stia per accadere qualcosa piena di importanza per lei, Rebecca gira intorno al cerchietto dei suoi doveri giornalieri. Un giorno non differisce dall’altro. “Che tipo di scelta”, avrebbe potuto chiedere, “deve fare una ragazza ordinaria, in circostanze ordinarie, per trovare la sua vera vocazione?” Veramente Dio farà qualcosa affinché il Suo piano per la mia vita sia portato alla porta di casa mia sicché io possa, infine, rendermene conto? O sono lasciato solo al mio ingegno e volontà? In altre parole, è Dio a essere responsabile della mia vocazione? O lo sono io? Oppure, se c’è una combinazione di entrambi, dove comincia e finisce la Sua parte e dove entro io?


Rebecca non è sola a trovarsi nell’incertezza, assolutamente no! Queste sono alcune delle domande che tormentano le menti di coloro che temono Dio, in ogni età. Possiamo capire che Dio guidava [ e Hudson Taylor, perché questi uomini erano abbastanza grandi da meritare una speciale attenzione, ma che dire di noi che siamo piccoli, seppelliti nella massa dell’oscurità comune e che non si possono neanche prendere in considerazione? Siamo sicuri che il Signore conosca la nostra identità e abbia una vocazione preparata per noi? Possiamo essere sicuri che prenderà l’iniziativa controllando le circostanze in modo tale che il Suo appuntamento ci raggiunga?


In Genesi 12 solo tre versi parlano della chiamata di Dio a Abramo; in Atti 13 solo tre versi riportano la chiamata di Barnaba e Saulo. Sembra completamente sproporzionato che un soggetto di tale importanza, si tratta della vocazione a vita di un uomo, sia riportata con così pochi dettagli. Sicuramente la mente di questi uomini deve essere stata torturata per mesi mentre travagliavano sulle decisioni da prendere. Dio trattò con questi uomini e i loro incarichi mediante scarsi riferimenti, ma non fece così con Rebecca. Nella sua storia in Genesi 24 vengono concessi sessantasette versetti. Dio vuole che la gente piccola del mondo sappia del Suo interesse per loro e del Suo manovrare le circostanze per portare fino a loro il Suo piano. 


Fatti coraggio, i cammelli stanno arrivando! Dio si sta muovendo sull’orizzonte della vita di Rebecca. Rebecca non poteva assolutamente immaginare ciò che Dio aveva in mente nei suoi confronti, la sua vita era circoscritta, era presa dalle faccende domestiche e dagli avvenimenti locali. Il suo futuro era oscurato da una nebbia che non poteva essere dispersa da sogni o pronostici. Aveva i propri pensieri, piaceri e dispiaceri. Anche se probabilmente sapeva quel che voleva, non conosceva però il pensiero di Dio.


Noi sappiamo molto di più di quello che sapeva Rebecca. Sappiamo, almeno, che Dio ha delle opere preparate per coloro che sono stati creati in Cristo Gesù. Sappiamo che Dio è il Dio degli appuntamenti. "Lui ha un piano definito e perfetto per ogni uomo nel Suo cuore, qualcosa di preciso da compiere; questo è ciò che darà vero significato alla vita” (H. Bushnell). È esattamente questo ciò che vogliamo scoprire.


La maggior parte della storia di Rebecca si concentra su quello che il servitore di Abramo fa. Lo fa in modo tale da indicare l’importanza e la posizione che le qualifiche assumono nella scelta che deve essere fatta. Agendo sotto autorità, il servo deve cercare, selezionare e separare una sposa per Isacco. Non aveva dubbi che esistesse qualcuna in quella posizione, perché il Signore aveva promesso ad Abramo che nella sua progenie sarebbero state benedette tutte le nazioni della terra. Il problema del servitore era di individuare la ragazza e accertarsi che avesse le giuste qualità per essere moglie dell’erede di Abramo. 
Il servo ferma la carovana di cammelli presso un pozzo, fuori dalla città di Aran. Si ferma lì per raggiungere il suo scopo. Ha scelto il posto dove le ragazze della cittadina si recano per svolgere le loro faccende giornaliere. Una volta pensavo che, chiedendo a Dio che la ragazza giusta desse da bere a lui e ai cammelli, il servo volesse avere un segno della conferma divina. Ora la penso diversamente. Penso piuttosto che egli stesse ponendo le condizioni che aveva bisogno di vedere adempiute prima di poter fare la sua scelta. Stava definendo le qualifiche, non stava mettendo un vello. Chiedeva che la persona designata mostrasse una certa attitudine in una situazione improvvisa. Le condizioni erano tali che, nell’adempierle, avrebbero fatto luce sull’attitudine interiore del cuore. Lui non si preoccupava delle abilità culinarie della ragazza, del modo di vestire, dell’altezza e di altre cose belle da poter scrivere sulla lista delle qualifiche.


Neanche lo Spirito Santo, il divino Selettore, si fa impressionare dalle apparenze esteriori. Non è nemmeno particolarmente interessato a osservare le nostre posture in certe situazioni, come per esempio in chiesa. Non si fa incantare da attitudini o espressioni spirituali. Prima di scegliere ci porterà in posti secolari, dove ci troveremo di fronte a qualcosa di comune e Lui starà lì a osservare.
Le qualifiche per essere scelti non sono esteriori ma interiori; l’adempimento dei requisiti che lo Spirito vuole saranno la dimostrazione di una giusta motivazione interiore. Per Lui l’attitudine è più importante delle capacità. La reazione abituale nelle circostanze ordinarie ha più peso delle risposte improvvise a stimoli emotivi. La bontà divenuta naturale attraverso l’accettazione disciplinata dei doveri ordinari della vita conta molto più dell’esibizione dell’eccezionale.


La reazione di Rebecca fu la semplice disponibilità a fare un lavoro sgradevole. Avete mai visto un cammello che non abbia uno sguardo altezzoso? O che non puzzi terribilmente? Quale animale beve più di un cammello assetato? Ebbene, anche se dieci di queste creature assetate, puzzolenti, altezzose aspettavano l’acqua da bere, Rebecca non si fermò a valutare i vantaggi e gli svantaggi, ma si diede a carreggiare acqua. L’ovvia conclusione del selezionatore fu l’approvazione. Aveva scoperto in Rebecca, attraverso la prova dei cammelli, la motivazione che stava cercando.


La storia non finisce qui. I cammelli sono arrivati, la vocazione di Rebecca era stata a lei presentata, ora doveva reagire. Il servo di Abramo non la forza a seguirlo per andare da Isacco. I suoi familiari la lasciano libera di scegliere. Deve dichiarare la sua scelta, libera da ogni costrizione esterna. Penso che il servo sapesse quale risposta avrebbe dato la ragazza: la ragazza che aveva detto “attingerò” era il tipo che avrebbe anche detto “andrò!”.


"C'è, quindi, uno scopo definito e adatto per la vita di ogni uomo (o donna); uno scopo […] che egli ha il privilegio di diventare, che è chiamato a diventare, che dovrebbe diventare; ciò che Dio lo aiuterà a diventare e che l'uomo non può mancare, se non per sua colpa." (H. Bushnell).


Attenzione! I tuoi cammelli stanno arrivando!




– R. Arthur Mathews 




0d1d20e00216a8f36148e858cafdc5b18d83ca97

facebook
pinterest
youtube

© Peniel.it

Privacy Policy